
Dirty Dozen: la storia degli orologi militari più iconici di sempre
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Siamo negli anni 40 del secolo scorso: la Seconda Guerra Mondiale è ancora in pieno svolgimento e il Ministero della Difesa britannico capisce che gli orologi civili non sono adatti al fronte. Serve qualcosa di diverso: un orologio manuale, preciso, robusto, impermeabile, con quadrante nero ben leggibile, lancette e indici luminescenti, movimento affidabile e vetro in plexiglas infrangibile. Serve un oggetto che regga fango, urti, pioggia e che funzioni anche sotto bombardamento.
Per realizzarlo cinquanta ufficiali britannici andarono in Svizzera a valutare i migliori produttori. Alla fine dodici rinomati marchi (da qui Dirty Dozen) accettarono la sfida: Buren, Cyma, Eterna, Grana, IWC, Jaeger‑LeCoultre, Lemania, Longines, Omega, Record, Timor e Vertex. In totale vennero prodotti circa 150.000 esemplari, con quantità variabili: Cyma, Omega e Record intorno a 20‑25 mila, mentre Grana ne fece meno di 5.000, rendendolo oggi l’esemplare più raro e ambito.
Quello che rendeva davvero unici questi orologi non era solo la funzionalità: era il simbolo del “Broad Arrow”, la freccia verso l'alto, impresso su quadrante, fondello e, talvolta, anche all’interno, un marchio del Ministero a garanzia del valore bellico di questi orologi.
Col passare degli anni, quegli orologi sono diventati pezzi da collezione, ognuno con la sua storia. Oggi, il fascino di quegli orologi sopravvive. Brand emergenti come Tandorio e Militado propongono modelli che rievocano fedelmente l’estetica dei Dirty Dozen, reinterpretandola con materiali contemporanei e movimenti affidabili. Nel nostro store li trovi sia nelle sezioni dedicate a Tandorio e Militado sia nella collezione “Orologi Militari”, perfetti se vuoi un orologi che racconti un pezzo di storia e al tempo stesso sia perfettamente adatto all’uso quotidiano.
Indossarne uno oggi è un modo per portare al polso un pezzo di storia. Magari il mondo è cambiato in questi anni, ma quel tipo di affidabilità, di essenzialità, di carattere sono intramontabili.
2 commenti
Sarebbe bello se ci fosse anche una foto dei 12 modelli originali affiancati, magari in un futuro aggiornamento dell’articolo?
non sapevo che GRANA fosse il più raro, pensavo fosse IWC … interessante scoperta